Fa male dormire con uno Smartphone vicino

31 Gennaio 2023
Molti avvisi che riguardano la nostra salute include lo Smartphone, per tantissimi motivi. Si dice che tenerlo sempre vicino alla testa può provocare un tumore, così come le abitudini che vengono legate da un uso continuato può nuocere al nostro umore e stabilità mentale. Le accuse sono davvero tante, ma bisogna anche saper distinguere la verità dalla semplice congettura. Fra queste, vi è la teoria che mettere uno smartphone vicino a noi mentre dormiamo fa male alla salute: è tutto vero?
Cominciamo col dire che questa teoria parte dal fatto che i cellulari guastano la qualità del sonno, non tanto che incorre in un effetto che nuoce alla nostra salute. Perciò, osserviamo quello che in genere si dice a proposito di quest’aspetto.
- Le onde radio generate dallo Smartphone possono disturbare il sonno
Questa teoria fa riferimento spesso al discorso che riguarda il 5G, ma in realtà ha radici comunque molto più “antiche” e provengono dall’argomento delle onde Wi-Fi. Da tempo si dice che infatti, le onde radio disturbano il sonno o rendono difficile addormentarsi.
Anche se vi sono alcuni studi che riguardano il vivere a lungo in luoghi particolarmente intensi di trasmissioni radio, si parla sempre naturalmente di posti con situazioni uniche, con un traffico di comunicazioni ricchissimo e senza particolari protezioni. Un mondo insomma nel quale noi non viviamo (ancora) e perciò difficile da replicare in un ambiente casalingo.
Gli studi comunque non hanno introdotto ancora nulla di concreto. E’ vero che dopo alcune teorie che hanno introdotto la “possibilità” che le frequenze radio possono creare vari disturbi, molti brand di telefonia hanno iniziato a prendere attenzione ai loro valori SAR (Specific Absorption Rate) così da rimanere sempre in uno specifico limite. Perciò, non si può dire che i produttori di cellulari hanno avuto poca attenzione su questo termine, tutt’altro.
Ma concludiamo col dire che le onde radio hanno ben poco effetto sui disturbi del sonno, la verità si può dire che è tutta un’altra.
- Ci ritroviamo psicologicamente costretti a controllare cosa succede sulla rete
Il vero problema è questo: può capitare più volte durante la notte che ci risvegliamo. I risvegli frequenti fanno semplicemente parte della nostra natura, e a volte è richiesta una quantità di tempo piuttosto fastidiosa per addormentarsi come si deve.
Per questo, il richiamo di perdere giusto quei “cinque minuti” nel guardare lo schermo del cellulare e controllare le ultime novità su Facebook, Instagram o Twitter, possono essere decisamente deleteri per riprendere sonno. Questa è anche una combinazione di faccende, che riguarda lo schermo luminoso (luce blu ed altri effetti) che possono ingannare il nostro cervello a credere che il sole è ormai alto, così come i contenuti che vediamo sullo schermo possono portarci a svegliarci per via della nostra rinnovata attenzione sull’ultimo post o contenuto pubblicato.
La causa che crea maggior problemi è perciò questa: semplicemente, i sintomi anche più lievi del FOMO (Fear Of Missing Out) che possono portarci a raccogliere quei cinque minuti a guardare tutte le pagine possibili sulla rete, che però causeranno ore ed ore di sonno perse in successivo. Niente di tecnologico, più che altro psicologico.
Per questo un consiglio valido che è adeguato da effettuare nottetempo: abilitate una funzione (o installate l’app necessaria) che blocca l’uso di varie apps (magari compreso il Browser) durante le ore notturne. Continuando a negare la tentazione di prendere in mano il cellulare ogni due secondi riuscirete certamente a guadagnare qualche ora di sonno in più.