Che cosa significa Wizard

23 Luglio 2022
Come ci si può accorgere facilmente, il mondo informatico è intriso da un elevato numero di parole e termini che derivano dalla lingua anglosassone. L’inglese si è imposto come lingua franca nello sterminato mondo di Internet, facendo di modo che molta terminologia specialistica venga dominata o influenzata da parole inglesi, sia da oltremanica che oltreoceano. Questo genera molto spesso incomprensioni e difficoltà nell’interpretazione di alcuni termini specifici che hanno quindi bisogno di essere esplicati con maggiore cura. Questo dovuto anche al fatto che l’inglese tende a rappresentare con un solo termine diverse realtà , basando l’interpretazione solo sul contesto in cui viene inserita la frase. L’esempio palese è l’argomento centrale di questo articolo: la parola Wizard. Spesso si tende ad interpretarla come la traduzione di “mago” o “stregone” mentre nel campo informatico assume tutt’altra valenza. Curioso di sapere di cosa si tratta? Bene quindi, vediamolo meglio insieme.
Definizione di Wizard in informatica
Il termine Wizard si è ormai da molto tempo imposto nel campo informatico come parte fondamentale del lessico digitale. Il lemma sta a rappresentare una procedura guidata, una funzione che permette all’utente la configurazione o l’installazione di un programma software o di un dispositivo hardware. Attraverso l’uso della Wizard si riescono a compiere operazioni anche molto complesse suddividendo il lavoro in una serie di passaggi consecutivi, che permettono a chiunque di raggiungere l’obiettivo. A differenza di un classico procedimento lineare o una guida manuale, questo tipo di procedura guida l’utente passo dopo passo, ponendogli di fronte una serie di domande o azioni poco alla volta. Adesso forse risulta piĂą chiaro il collegamento con il mondo magico, come per magia una procedura estremamente complessa viene invece svolta da chiunque in tutta facilitĂ .Â
Caratteristiche tipiche di un Wizard
Partiamo dicendo che i Wizard vengono solitamente predisposte per utenti che si approcciano per la prima volta al mondo digitale, o comunque per persone poche esperte sul campo. Il principio fondamentale alla base di questa tecnica ha come scopo quello di migliorare l’usabilità di diversi software e applicazioni, rendendoli maggiormente user-friendly e quindi allargando il pubblico di possibili clienti interessati. Parliamo ad esempio di installazioni o configurazioni per l’utilizzo di programmi ad ampio raggio destinati ad un pubblico di non esperti. Proprio per questo motivo i Wizard devono essere:
- semplici da utilizzare e facili da comprendere;
- poco ambigui e proporre solo il numero essenziali di scelte per l’utente;
- configurati per eseguire operazioni complesse in semplicità , nonostante esse possano esser svolte all’interno dell’applicazione in altro modo e magari con più opzioni;
- scalabili e cioè offrire all’utilizzatore la possibilità di tornare sui propri passi e modificare alcune impostazioni;
- accompagnati da un’interfaccia grafica semplice.